Se c’è una voce che associo a momenti ben precisi della vita, è quella di Dolores O’Riordan.
Quando sento il primo album dei Cranberries Everybody else is doing it, why can’t we?, in un attimo sono nella mia cameretta a San Giovanni in Fiore, con la musica a palla dalle casse del mio iMac viola (compagno fedele per diversi anni anche in trasferta tra le varie stanze delle residenze universitarie Unical, un ossimoro: un “fisso, portatile”), mentre di Bury the Hatchet, e di un podcast a tema Cranberries, ne avevo parlato sul post dedicato alla scomparsa di Dolores. Nel mezzo, le atmosfere di No need to argue e di To the faithful departed, dove trovano spazio tantissimi miei brani preferiti, tra il super mainstream Zombie (uno dei miei cavalli di battaglia all’epoca, venti anni fa, e che non canto più) e le altrettanto poco famose Ridiculus thoughts, Yeat’s grave e Free to decide.
Non credo di saper quantificare la moltitudine di volte che ho cantato tutti questi brani, e non mi stupisce il riconoscere ogni singola, minuscola, nota, pausa, respiro. Pensavo anche che è incredibile come a distanza di decenni la musica ci possa catapultare nello spazio e nel tempo, rivivendo certe sensazioni in maniera nitida.
Oggi per caso, ripescando una vecchia playlist sul mio canale YouTube, sono inciampata nel pezzo che da il titolo al post, uscito nel 2007 come colonna sonora di un film italiano (Cemento Armato) che all’epoca mi piacque, ma che non credo debba rivedere perché probabilmente oggi non mi piacerebbe più. La canzone si chiama “Senza Fiato” ed è un duetto tra Dolores e Giuliano dei Negramaro, che racconta di amore, di sensualità, di dipendenza, fino al dolore della perdita e all’incredulità di poter andare avanti senza la persona amata (won’t you please tell me now, tell me how am I supposed to live without you?). Oggi l’ascolto con un livello diverso di comprensione delle relazioni e dell’amore e mi lascio trasportare dalle capacità vocali degli interpreti, che mi avvolgono in questa atmosfera densa di desiderio. Buon ascolto, con questo piccolo salto nel passato recente ma non troppo.
Senza Fiato – Negramaro ft Dolores O’Riordan <–link al video su YouTube
Sono riva di un fiume in piena
Senza fine mi copri e scopri
Come fossi un’altalena
Dondolando sui miei fianchi
Bianchi e stanchi, come te che insegui me
Scivolando tra i miei passi
Sono sassi dentro te, dentro me
Se non sei tu a muoverli
Come fossi niente
Come fossi acqua dentro acqua
Senza peso, senza fiato, senza affanno
Mi travolge e mi sconvolgi
Poi mi asciughi e scappi via
Tu ritorni poi mi bagni
E mi riasciughi e torni mia
Senza peso e senza fiato
Non son riva senza te
Tell me now
Tell me how am I supposed to live without you?
Won’t you please tell me now
Tell me how am I supposed to live without you?
Se brillando in silenzio resti accesa dentro me
Se bruciando e non morendo tu rivampi e accendi me
Stop burning me
Dentro esplodi e fuori bruci
E ti consumi e scappi via
Stop burning me
Mi annerisci (Get out of my head) e ti rilassi (Get out of my head)
E mi consumi (Get out of my head) e torni mia (Stop burning me)
Get out of my head
Get out of my bed
Get out of my head
Won’t you please tell me now
Tell me how am I supposed to live without you?
No, please, don’t tell me now (touch me)
Tell me how am I supposed to live without you?
No, please, don’t
Immagine generata dall’AI con il prompt “passion, desire, and loss between two lovers”
Per la scrittura del testo, non ho utilizzato AI generativa.
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