Sto ragionando su wordpress tutta concentrata nei vari tentativi per ottenere quello che ho in mente e nel frattempo ascolto musica, che non definirei proprio in sottofondo, ma sono sola e mi concedo questa libertà (sperando che i miei vicini siano clementi) quando a tradimento ecco le note inconfondibili di “The Blower’s Daughter” di Damien Rice.

Un mese fa ne aveva parlato in un suo post Ivano Eberini, e prima di leggere il suo bel post, questa canzone credo di averla ascoltata l’ultima volta un numero imprecisato di anni fa, sicuramente troppi. Mi è sembrata una curiosa coincidenza, anche in considerazione del fatto che fino a qualche istante prima la mia scelta musicale era decisamente lontana dallo stile introverso e delicato di Rice ( infatti stavo ascoltando e canticchiando, perdendone parecchi pezzi, i brani di Eminem che un tempo affrontavo abbastanza speditamente, ma l’età avanza e tant’è… ).

Direi che stavolta gli algoritmi di raccomandation di Apple Music hanno funzionato davvero molto bene, consigliandomi non solo una canzone ma, incosapevolmente, anche un film e sollevandomi dall’onere di scegliere tra le troppe proposte delle piattaforme di streaming.

Tornando a The Blower’s daughter, questo brano uscito nel 2001, è malinconico, nostalgico, sa di brezza fredda sul volto. E’ perfetto per la giornata di oggi, trascorsa al ritmo cangiante della pioggia, in un giorno di estate che non ci ha creduto abbastanza. Le note delicate della chitarra, la voce emozionata ma ferma, quel “I can’t take my eyes off of you” ripetuto per farsi forza. Rice canta quel pugno nello stomaco che chiunque abbia avuto la fortuna di innamorarsi conosce bene, in un crescendo di desiderio e consapevolezza, passando per la tempesta

Did I say that I loathe you? Ti ho detto che ti odio?
Did I say that I want to leave it all behind? Ti ho detto che voglio lasciare tutto alle spalle?

e infine rassegnazione,

I can’t take my mind,

per poi ribaltare completamente il mood del brano con l’ultima frase sussurrata ma non troppo

‘Til I find somebody new

La chiusura finale, con questa cambio di registro, ora che sono adulta (dunque una persona decisamente diversa da quando solevo ascoltare questa canzone) ha un sapore diverso, mi lascia un senso di leggerezza che mi fa pensare alla giovinezza. Non alla fine dell’amore, ma all’inizio, in una sorta di consolazione che dopo tanto struggimento arriverà la persona giusta.

The Blower’s daughter è la soundtrack di un film, Closer, visto quando uscì e probabilmente scaricato grazie ai Torrent sul mio Mac (ma vi ricordate come era il mondo prima?) la cui trama a distanza di venti anni non ricordo minimamente, se non che ci fosse Jude Law in tutto il suo splendore (!) e una parrucca rosa indossata da una bellissima Natalie Portman.

Stasera lo guarderò e farò un tuffo nel passato, contemporaneamente remoto e recente.

Natalie Portman in Closer, 2004
Damien Rice nel video ufficiale
il post di Ivano Eberini a cui faccio riferimento

The Blower’s Daughter

And so it is just like you said it would be
Life goes easy on me
most of the time
And so it is the shorter story
No love, no glory
No hero in her sky

I can’t take my eyes off of you
I can’t take my eyes off you
I can’t take my eyes off of you
I can’t take my eyes off you
I can’t take my eyes off you
I can’t take my eyes

And so it is just like you said it should be
We’ll both forget the breeze
Most of the time
And so it is the colder water
The Blower’s Daughter
The pupil in denial

I can’t take my eyes off of you
I can’t take my eyes off you
I can’t take my eyes off of you
I can’t take my eyes off you
I can’t take my eyes off you
I can’t take my eyes

Did I say that I loathe you?
Did I say that I want to
Leave it all behind?

I can’t take my mind off of you
I can’t take my mind off you
I can’t take my mind off of you
I can’t take my mind off you
I can’t take my mind off you
I can’t take my mind
my mind my mind
‘Til I find somebody new

Immagine generata dall’AI con il prompt “ the blower’s daughter, young adult” (ho dovuto aggiungere young adult perchè mi restituiva solo immagini di bambine e invece volevo una donna giovane).

Per la scrittura del testo, non ho utilizzato AI generativa.


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