Mentirei sei vi dicessi “40 e non sentirli”, perché questi, a differenza della decina precedente, si sentono eccome.
Sarà che questi primi sette mesi del 2023 sono stati così carichi di gioie, dolori, pensieri e inconvenienti vari che mi sembra di aver vissuto sette anni a ultra velocità, sono appesantita nel corpo e nella mente. Sarà che in alcuni momenti ho sentito venire meno il mio consueto approccio ottimista “nonostante tutto”, ma devo confessare che proprio qualche giorno fa ho esclamato, dopo quasi 3000 km fatti in dieci giorni (e non per vacanze) pensandolo per davvero, io “sono finita” nel senso: ho finito le risorse mentali e fisiche. Un campanello di allarme.
Per questo come compito per le prossime settimane ho deciso che mi dedicherò a fare le cose che più mi piacciono, nei tempi che più mi aggradano: leggere quello che mi pare, passeggiare la mattina, nuotare quando mi capita, mangiare bene, dormire al fresco del mio paesello, lavorare ai progetti belli, passare del tempo con gli affetti cari. Per ricaricare lo spirito, non solo il corpo.
Per questi 40 mi auguro di fare mia la filosofia di vita espressa da Calvino, che vi condivido come augurio collettivo:
“Prendete la vita con leggerezza. Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.
Buon compleanno a me!
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