Immagino già lo sappiate, io per lavoro insegno Scienza degli alimenti in un Istituto alberghiero di Firenze (il Buontalenti) e mi piace tantissimo. La mia disciplina spazia dalle basi di chimica, passa poi per gli aspetti merceologici e si spinge fino alle patologie legate alla dieta, alla prevenzione ed alla salute in generale, anche relativamente ad aspetti tossicologici e di controllo di qualità.
Accanto a questi (bellissimi) argomenti, mi appassiona da sempre l’idea di poter cambiare la tipologia di lezione a seconda degli obiettivi che vorrei raggiungere e delle condizioni della classe in cui sto lavorando. Mi spaventa invece l’idea di insegnare per decenni le stesse cose nello stesso modo, mi piace innovare, e spesso non è necessario stravolgere tutto o spingersi su strumenti digitali iper immersivi.
Questa mattina, per esempio, sono arrivata alla mia quinta ora nella quinta di accoglienza turistica, completamente afona. Per uno strano incastro dell’orario, ogni mercoledì vedo la 5 dalle 10 alle 11 e poi dalle 14 alle 15. Ho salutato i ragazzi alle 11, a voce, per poi ritrovarmi dopo tre ore nell’impossibilità di proferire parola.
Oooops.
La necessità però aguzza l’ingegno e allora ho trovato una soluzione estemporanea al problema, che si è rivelata vincente. Nelle risorse digitali fornite dalla casa editrice del libro di testo, solo per alcune classi (purtroppo), sono presenti degli audio riepiloghi davvero fatti bene che in pochi minuti mettono in evidenza i punti salienti del capitolo.
Ho preparato al volo una mail con 6 domande legate all’audio riepilogo che ho allegato alla mail ed ho chiesto ai ragazzi di sfoderare le loro cuffiette ed usare il cellulare per completare questa attività. I ragazzi sono stati molto collaborativi ed è stata una situazione win-win per tutti: io sono riuscita a portare avanti l’obiettivo che mi ero prefissata, loro hanno fatto una attività diversa ed hanno memorizzato (spero) con più facilità i punti davvero importanti del capitolo.
Il lavoro degli insegnanti nelle classi, soprattutto negli istituti professionali, spesso è molto lontano da come viene descritto nei film o nei libri, dove tutto è perfetto: gli insegnanti sempre al massimo della loro forma fisica e gli studenti sempre desiderosi di studiare ed apprendere ovviamente in religioso e rispettoso silenzio. La verità sta nel mezzo, nelle sfumature, ed ogni giorno è diverso così come lo è ogni classe ed ogni alunno, ed è un lavoro di squadra: con gli alunni, con i colleghi del sostegno, con gli educatori, con i collaboratori, con la dirigenza. Non c’è la ricetta perfetta per questo lavoro, e credo di avere ancora tantissimo da imparare, quello che ho capito però è che continuare a formarsi e studiare rappresenta quel valore in più che ci permette di migliorarci costantemente.
Corsi di formazione, esperienze, libri, social, l’ispirazione possiamo trovarla ovunque. Spesso le idee nascono in risposta ad un problema che dobbiamo risolvere, altre volte per caso, basta avere la curiosità e la voglia di mettersi in gioco ed in discussione.
A proposito di corsi di formazione, ho appena terminato le 30 ore del corso “Digicomp Edu Designer”, un interessantissimo corso, in modalità MOOC, a cura delI’ISISS Don Milani di Tradate e Docenti Web. Per questo corso ho realizzato un sito in cui ho raccolto i materiali prodotti come consegna di ogni singolo modulo, creati con diverse web app. Potrebbe essere uno spunto per i colleghi ma anche per gli studenti, ci sono ad esempio degli strumenti online per le mappe mentali, segnalo il link per chi volesse curiosare:
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