30 Luglio 2020 – 30 Luglio 2021

Quante cose possono cambiare in un solo anno? Ho compiuto 38 anni e mai, come questa volta, ho avuto la consapevolezza di quanto si diventa forti quando non hai altra opzione possibile. L’anno scorso, incintissima in una torrida Firenze, non sapevo che da lì a poche ore avrei stretto tra le braccia la luce dei miei occhi e non avrei mai e poi mai potuto ipotizzare tutto quello che mi sarebbe successo.

È stato l’anno più difficile della mia vita, sperando di non essere smentita per i prossimi compleanni, un anno di lacrime amare ed emozioni mai provate e che fatico a digerire, che non mi appartengono e che non riesco a mandare via.

Un anno che mi ha completamente trasformata. Mi sento invecchiata in pochi mesi di almeno dieci anni.

Ho visto vacillare certezze granitiche e sto provando a capire come si ricostruiscono quei pezzi di me che si sono sgretolati. Nel buio, però, è arrivato un faro luminoso a guidarci, ad indicare la rotta : Beatrice. La luce dei miei occhi, la mia ancora di salvezza.

Io che sono sempre stata scettica sulla maternità, mi sono piacevolmente ricreduta e sono grata immensamente per questo grandissimo privilegio e per la forza che mi ha donato. Direi che il regalo più bello per il mio compleanno me lo sono fatta da sola 🥰Grazie a chi mi ha fatto gli auguri, non ho ancora risposto a nessuno per ringraziarvi ma lo farò a breve.

Edit: 8/8/2021

Questo post è stato pubblicato originariamente su Facebook, il giorno dopo il mio compleanno. Sono circa due anni che non sono più tanto attiva sui social e nell’ultimo anno ho ridotto le comunicazioni con il mondo ancora di più. Ad un certo punto, però, ho sentito il bisogno di rompere il silenzio e condividere un pezzo del mio malessere, se non altro per esorcizzarlo un pochino.

Parlando con le persone ho avuto la percezione ben netta che in tanti combattono la propria guerra, che sia sentimentale, di salute, di lavoro, eccetera. Non che mal comune sia mezzo gaudio ma questo mi ha fatto riflettere.

Per quanto io sia concentrata sulle mie difficoltà ed il mio dolore, la fuori è pieno di gente che, ecco, prende cazzotti in faccia metaforici e non.

Ho preso un bel respiro.

I problemi stanno ancora lì, così come una incredibile serie di situazioni tali che potrei autoproclamarmi campionessa olimpica di sfiga, oggi però ho deciso che voglio sentirmi più leggera e voglio sperare: il futuro ci riserverà le soluzioni che i miei affetti meritano.

Ho comprato una torta per festeggiare e per sperare.


2 commenti

Giovanni capalbo · Settembre 7, 2021 alle 7:31 pm

Ciao fra. Sono giovanni (jack). Non ci sentiamo o vediamo da 10 anni credo. L’ultima volta che ti vidi fu ad un bel concerto dei CSI a monte cucuzzo.CSI che non esistono più.
Anch’io ho lasciato i social che trovo un attivitá sterile e stanamente disumanizzante.
In pieno spirito di molestia continua, facebook mi manda una notifica push con un “ricordo” di una stupidaggine che ho detto 11 anni fa. Ci clicco e vedo il tuo nome.
Mi riscalda il cuore sapere che sei diventata mamma e che affronti la vita con coraggio. In bocca al lupo per tutto, ti auguro grandi cose.
Un abbraccio!

    franciadmin · Gennaio 9, 2022 alle 11:17 pm

    Ciao Giovanni,
    grazie per il tuo commento che, confesso, ho letto con diversi mesi di ritardo. Mi scuso per questo. Quando ho scritto questo post ero in uno stato d’animo piuttosto fiducioso, poi la vita in realtàè mi ha riservato un momento molto difficile e doloroso, per quanto consapevole della malattia di mio padre, il peggioramento repentino è stato inaspettato. Grazie per le tue parole e per essere passato qui sul blog a leggermi, sto ancora raccogliendo i pezzi e spero di tornare a scrivere, prima o poi. Spero tu stia bene!

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